Chi siamo
Cinque musicisti e un Tributo ai Foo Fighters di Torino, nato nell'aprile 2024, per rendere omaggio alla band che, con la sua forza e il suo spirito ribelle, ha ispirato generazioni di appassionati.
I Foo Fighters sono una band che regala emozioni ad ogni disco, ad ogni live, ed i White Monkey, in maniera umile, vogliono provare a trasmettere tutto questo alle generazioni che lo hanno vissuto, che lo stanno vivendo ma soprattutto alle generazioni future, cercando di lasciare il segno di ciò che la buona musica può fare.
Il progetto nasce dalla voglia di portare sul palco la musica di un gruppo nato dalle ceneri dei Nirvana, attraversando per tre decadi l’adolescenza di milioni di ragazzi che oggi sono adulti e continuano a seguire lo straordinario talento artistico di Dave Grohl, un artista a tutto tondo: un batterista, un chitarrista, un cantante, un pianista, un compositore, un regista ma soprattutto un pioniere della musica Rock.
Ma dietro al progetto c’è anche una motivazione personale: la voglia di esprimere, attraverso la musica, quella sensazione di essere “diversi” e “soli” che spesso accompagna chi si sente fuori dagli schemi.
Andrea Perdichizzi – voce e chitarra
Luca Tullo – chitarra e cori
William Cuthbertson – chitarra
Stefano Angaramo – batteria e cori
Andrea Crovagna - basso
Il nome WHITE MONKEY, preso da due canzoni dei Foo Fighters (White Limo e Monkey Wrench), ed il logo della scimmia bianca arrabbiata rappresentano proprio questa frustrazione.
La scimmia bianca non è solo un simbolo di potenza, ma anche di solitudine e rabbia: un animale che, separato dal suo branco, si sente emarginato e diverso. Questa metafora rispecchia il sentimento di chi, nel percorso musicale, si è trovato a lottare per emergere, sfidando il conformismo e rifiutando le etichette. La scimmia, infatti, è arrabbiata perché qualcuno l’ha fatta sentire isolata e distante, ma non per questo smette di lottare con tutta la sua energia.
Con i WHITE MONKEY, il gruppo vuole trasmettere un messaggio di resilienza, sfidando le difficoltà e trovando forza nella propria unicità. È un tributo ai Foo Fighters, ma anche una dichiarazione di indipendenza, di chi non ha paura di essere diverso e vuole gridare al mondo che essere “fuori posto” può essere la forza che spinge a creare musica straordinaria.